
“Chi è dotato delle giuste competenze può aspirare a occupazioni di qualità”
Così esordisce la “Nuova agenda per le competenze per l’Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l’occupabilità e la competitività”, stilata dalla Commissione Europea a giugno 2016.
In tal senso il progetto della Summer School “Legal Business for Europe”, che ha ottenuto il supporto da parte della Consulta europea del Consiglio regionale del Piemonte, mira a fornire un valore aggiunto alla tradizionale formazione accademica mediante l’utilizzo di strumenti di [lightbox type=”inline” src=”#formale-non-formale-informale”] apprendimento non formale e informale[/lightbox], e l’acquisizione di competenze trasversali (soft skills).
[lightbox_content id=”formale-non-formale-informale” text_align=”left” color=”#444″]
DEFINIZIONI DI APPRENDIMENTO FORMALE, NON FORMALE E INFORMALE (ex decreto legislativo del 16 gennaio 2013, n.13
[su_row]
[su_column size=”1/3″]
[/su_column]
[su_column size=”2/3″]
Apprendimento formale
Apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari Si tratta cioè di un apprendimento erogato in un contesto organizzato e strutturato, appositamente progettato come tale che di norma sfocia in una convalida/certificazione.
Apprendimento non formale
Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi sopra indicati, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese.
Si tratta cioè di un apprendimento erogato nell’ambito di attività pianificate non specificatamente concepite come apprendimento.
Apprendimento informale
Apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero.
Si tratta cioè di un apprendimento non strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse. Spesso l’apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del discente.
[/tab][/tabs]
[/su_column]
[/su_row]
[/lightbox_content]
Dovendo affrontare un mondo del lavoro molto competitivo ed internazionalizzato è essenziale infatti che ai giovani laureati vengano fornite alcune competenze indispensabili che non riguardino tanto le conoscenze, che già hanno, ma l’apprendimento in azione (learning by doing) e soprattutto il saper fare (how to do).
Risorse coinvolte nel progetto
Il progetto della Summer School ha ottenuto il sostegno e la collaborazione della Consulta regionale europea, nonché il patrocinio della Rappresentanza della Commissione europea di Milano, dell’Università di Torino, dell’Università della Valle d’Aosta, dell’Università del Piemonte Orientale, di Unioncamere Piemonte e di Confindustria Piemonte.
Importanti aziende e studi legali collaborano al disegno del progetto e intervengono direttamente nella formazione.
Il corso intende creare una realtà collaborativa e d’interazione tra imprese, professionisti e ambiente accademico, finalizzato a fornire competenze operative e trasversali, essenziali nel passaggio dallo studio accademico al lavoro.
La presenza di tali risorse consentirà ai partecipanti di confrontarsi con una modalità di training complementare a quella ricevuta nei loro corsi di studio e che li aiuterà al meglio ad affrontare l’inserimento nel mondo del lavoro o a migliorarne il posizionamento.
PROGRAMMA REQUISITI, COSTI E ISCRIZIONI APPLICATION FORM
[divider top=”no” size=”1″]
[su_note note_color=”#eee”]
In Europa e soprattutto in alcuni paesi (come l’Italia) coesistono i problemi di mismatch e di overeducation, ovvero di una formazione non congrua e di titolo di studio più elevato rispetto alle mansioni richieste dal lavoro svolto.
Secondo il rapporto OCSE Getting Skills Right (Italy), del 2017 circa il 35% dei lavoratori italiani è occupato in lavori che non sono direttamente legati al loro percorso formativo e il 21% si ritrova in posti di lavoro per i quali sono sovra-qualificati. Il rapporto, inoltre, evidenzia come questa situazione si leghi a una perdita salariale media di circa il 17% rispetto a chi, invece, si specializza in un’area con chiari sbocchi occupazionali e le cui competenze sono richieste dalle imprese.
Il tasso di disoccupazione tra i laureati italiani è tra i più alti dei paesi dell’OCSE, occorre dunque elaborare strategie di intervento sull’orientamento e sulla formazione per ridurre le asimmetrie di competenze e di conseguenza l’elevata percentuale di giovani laureati italiani disoccupati o che scelgono di emigrare.
Secondo la Commissione, il successo della nuova agenda europea dipende in larga misura anche dall’impegno di diversi soggetti istituzionali, oltre all’UE: i governi nazionali, le regioni e gli altri enti locali, le imprese e i datori di lavoro.
[/su_note]
[su_note note_color=”#fff”]
Competenze e lavoro: approfondimenti
[accordion]
[su_spoiler title=”Documenti ufficiali UE” style=”fancy” icon=”chevron”]
- Una nuova agenda per le competenze per l’Europa, COM(2016) 381 final, 10.6.2016
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52016DC0381&from=EN - Decisione (UE) 2018/1215 del Consiglio del 16 luglio 2018 sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018D1215&qid=1547039541176&from=IT - Parere del Comitato economico e sociale europeo «Il futuro dell’occupazione: l’acquisizione di conoscenze e competenze appropriate per soddisfare le esigenze dei futuri posti di lavoro»[parere esplorativo richiesto dalla presidenza bulgara] (2018/237/02)
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52017AE5265&qid=1547039541176&from=IT
[/su_spoiler]
[su_spoiler title=”Pubblicazioni UE” style=”fancy” icon=”chevron”]
- Skills for industry
https://ec.europa.eu/growth/industry/policy/skills_en - Skills forecast trends and challenges to 2030, Cedefop ,2018
http://www.cedefop.europa.eu/files/3077_en.pdf - Insights into skill shortages and skill mismatch, Cedefop, 2018
http://www.cedefop.europa.eu/fr/publications-and-resources/publications/3075 - Skills anticipation in Italy – Skills Panorama (2017)
http://skillspanorama.cedefop.europa.eu/en/analytical_highlights/skills-anticipation-italy - Italy: Mismatch priority occupations, Cedefop, Oct. 2016
https://skillspanorama.cedefop.europa.eu/en/analytical_highlights/italy-mismatch-priority-occupations
[/su_spoiler]
[su_spoiler title=”Altra documentazione” style=”fancy” icon=”chevron”]
- Skills policies and systems for a future workforce – Cluster 4: Managing change during every phase of education – Prepared for the 2nd Meeting of the Global Commission on the Future of Work, ILO, 15–17 February 2018
http://www.skillsforemployment.org/KSP/en/Issues/AnticipatingFutureSkillsNeeds/index.htm - Rapporto Istruzione e formazione professionale – Piemonte 2018 Gli esiti occupazionali dei laureati – cap. 10
http://www.sisform.piemonte.it/images/sito_sisform/pubblicazioni/rapporto/2018/Cap_10_OccupazioneLaureati_RapportoIFP2018.pdf
http://www.sisform.piemonte.it/pubblicazioni/rapporto-ifp-piemonte - ALMA LAUREA – Condizione occupazionale dei laureati – Rapporto 2018
https://www.almalaurea.it/sites/almalaurea.it/files/docs/universita/occupazione/occupazione16/almalaurea_sintesi_occupazione_laureati2018.pdf - ALMALAUREA –La professione di Avvocato, Almalaurea, 2018
https://www.almalaurea.it/informa/news/2018/10/23/la-professione-di-avvocato
[/su_spoiler]
[/su_note]




Gli uffici si trovano nell'edificio D3 al primo piano.
La Biblioteca Europea Gianni Merlini e il Centro di Documentazione Europea si trovano al piano terra dell'edificio C2, Polo Bibliotecario "Norberto Bobbio".